Un breve riassunto della nostra storia
Il 28 marzo 1956 l’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi Civili (ANMIC) fu fondata a Taranto da Alvido Lambrilli. Il suo scopo era quello di riunire le piccole e numerose associazioni da tutta Italia in un’unica grande associazione capace di meglio rappresentare e tutelare gli interessi dei mutilati ed invalidi civili. In breve tempo l’ANMIC diventò un movimento nazionale e nel 1960 vantava oltre 575.000 soci di tutta Italia.
L’associazione denunciò al massimo grado a Roma le condizioni veramente pessime degli invalidi civili. Innumerevoli incontri, congressi e manifestazioni e la Prima Marcia del Dolore (1961) a Roma, alla quale parteciparono 30.000 persone, sensibilizzarono l’opinione pubblica e il legislatore alla problematica dell’invalidità civile.
Grazie all’attività pubblica dell’ANMIC, gli invalidi civili furono percepiti anche dalla stampa come categoria degna di essere tutelata e le prime rivendicazioni furono attuate, come ad esempio l’istituzione di una commissione medica per stabilire l’invalidità civile.
Nel 1962 l’ANMIC ottenne a livello parlamentare l’emanazione di una legge nazionale che prevedeva per la prima volta l’impiego obbligatorio dei mutilati ed invalidi civili nella pubblica amministrazione e nelle aziende private, previa classificazione dell’invalidità civile da parte di una commissione medica provinciale. Allora come oggi l’ANMIC era rappresentata da un proprio medico in ogni commissione medica.
Due anni più tardi si contavano 192.000 richieste di riconoscimento e solo 22.000 visite effettuate dalle commissioni mediche. Anche a causa di altri disagi e del mancato mantenimento di promesse, nel 1964 fu organizzata la Seconda Marcia del Dolore al Parlamento di Roma, alla quale parteciparono, questa volta, 50.000 donne e uomini.
Nel 1965 l’ANMIC vantava il sostegno di oltre 700.000 soci e fu così in grado, come forte associazione nazionale, di ottenere ulteriori leggi per la tutela dei mutilati ed invalidi civili.
Infine l’ANMIC fu riconosciuta dalla legge statale n. 458 del 23 aprile 1965 (e dal Decreto del Presidente della Repubblica del 23 dicembre 1978) come unica associazione alla quale per legge è affidata la tutela e la rappresentanza degli invalidi civili e da allora si impegna con successo per la loro tutela con 104 sedi in tutta Italia.
Dal 1972 l’Associazione Invalidi Civili (ANMIC Alto Adige) opera come sede autonoma dell’ANMIC nazionale anche in Alto Adige ed è registrata con n. 40/01/01 del 23 agosto 1994 nel registro provinciale delle organizzazioni di volontariato della Provincia autonoma di Bolzano. I nostri oltre 6.000 soci in Alto Adige ci rendono una forte rappresentanza degli interessi degli invalidi civili e ci danno la forza e la legittimazione per combattere anche a livello nazionale per particolari diritti e concessioni.