di ANMIC
16 marzo 2021Lo sviluppo degli ultimi 10 anni
45.807 invalidi civili vivono attualmente in Alto Adige. Rispetto all’anno precedente, ciò implica oltre 1.200 persone in meno, ovvero la diminuzione numerica più grande dall’inizio delle registrazioni. Grazie alle molteplici statistiche sviluppate negli ultimi 10 anni, l’Associazione Invalidi Civili (ANMIC Alto Adige) mostra importanti tendenze di sviluppo e spiega quali messaggi si possono discernere da esse. Come risultato di tali osservazioni, vengono regolarmente individuati gli aspetti fondamentali e le proposte di emendamento vengono presentate alle autorità competenti. Il risultato più recente determina che, in stato di emergenza il termine per i ricorsi è stato raddoppiato, passando da 60 a 120 giorni.
L’ANMIC Alto Adige ogni anno raccoglie importanti dati, essenziali per seguire lo sviluppo degli invalidi civili altoatesini. In questo modo, la più grande rappresentanza altoatesina per le persone disabili vuole identificare dove risieda la necessità di intervento. “Sulla base dei dati raccolti a partire dal 2011, siamo in grado di analizzare in modo esaustivo la decennale evoluzione degli invalidi civili altoatesini”, spiega Thomas Aichner, Presidente ANMIC Alto Adige. “Oltre al numero di invalidi civili che vivono in Alto Adige, il confronto dei dati fornisce anche informazioni sul numero di ricorsi e sul numero di persone in situazione di handicap (legge n. 104/92): attraverso la consulenza e il sostegno di migliaia di persone colpite riceviamo le informazioni, grazie alle quali si delinea un quadro completo della situazione attuale. Questo ci permette di sostenere in modo ancora più specifico e concreto i diritti e i bisogni degli invalidi civili altoatesini. Dobbiamo imputare l’accesso ai dati ad un’ottima collaborazione con il Dr. Oliver Neeb, Direttore responsabile del Servizio aziendale di Medicina Legale, e Lorella Zago, Direttrice dell’ufficio Prevenzione, Promozione della salute e Sanità pubblica.”
Dal 2011, il numero di invalidi civili residenti in Alto Adige è aumentato da 40.826 a 45.807 persone, che corrisponde ad un aumento del 12,2%. Rispetto alla crescita della popolazione totale (+4,3%), la percentuale di invalidi civili in proporzione alla popolazione totale è quindi aumentata in modo sproporzionato. Solo nel 2015, si è verificato un calo del 2,2%. Questo può essere spiegato, tra l’altro, dal fatto che 6 anni fa molti invalidi civili hanno richiesto l’assegno di cura invece di chiedere un aumento dell’invalidità civile. Dal 2017 al contrario, si è verificato un significativo aumento di 3.809 persone, alle quali la commissione medica abbia riconosciuto una generica incapacità lavorativa di almeno un terzo. Così, il numero di invalidi civili altoatesini riconosciuti è aumentato del 9,1%. Tale cifra ha continuato ad aumentare nel periodo compreso tra il 2017 ed il 2019, raggiungendo un massimo storico di 47.046 persone nel 2019. Questo trend di crescita è stato interrotto nel 2020/21, anno della pandemia COVID-19. Non si era mai verificato un simile calo numerico fino all’inizio del 2021: con una diminuzione di 1.239 persone o -2,6%, il numero di invalidi civili altoatesini è diminuito notevolmente tornando al livello del 2017.
Invalidi civili riconosciuti 2011 | Invalidi civili riconosciuti 2013 | Invalidi civili riconosciuti 2015 | Invalidi civili riconosciuti 2017 | Invalidi civili riconosciuti 2019 | Invalidi civili riconosciuti a gennaio 2021 | |
Sotto al 74% d’invalidità civile | 17.624 | 18.422 | 18.039 | 20.033 | 20.651 | 20.744 |
74%-99% d’invalidità civile | 8.862 | 9.868 | 10.951 | 11.196 | 11.651 | 11.391 |
100% d’invalidità civile | 6.335 | 6.871 | 5.946 | 7.300 | 7.672 | 7.298 |
100% d’invalidità civile con assegno di accompagnamento | 8.005 | 7.544 | 6.828 | 7.044 | 7.072 | 6.374 |
Totale | 40.826 | 42.705 | 41.764 | 45.573 | 47.046 | 45.807 |
Variazione (+/-) | +4,60% | -2,20% | +9,12% | +3,23% | -2,63% | |
Popolazione in Alto Adige | 511.750 | 513.084 | 518.935 | 525.092 | 532.010 | 533.597 |
Variazione (+/-) | +0,26% | +1,14% | +1,19% | +1,32% | +0,30% |
Ad eccezione delle persone con un’invalidità civile inferiore al 74%, per le quali si può registrare un lieve aumento (93 persone o +0,5%), le statistiche mostrano una forte diminuzione per tutti gli altri gradi di invalidità: con un calo di 260 persone o -2,2%, il numero di persone con un’invalidità civile del 74%-99% è sceso a 11.391 persone. Una tendenza simile può essere osservata anche nel caso di invalidi civili assoluti (100% d’invalidità civile), il cui numero è diminuito di 374 persone (-4,9%) portando così questa categoria a quota 7.298. “Vediamo il calo più significativo in coloro che sono invalidi assoluti e titolari dell’assegno di accompagnamento”, spiega Thomas Aichner. “Supponiamo che questo calo sia legato al Coronavirus. Per prima cosa, le persone con un alto grado d’invalidità tendono ad essere più anziane e spesso hanno un sistema immunitario più debole, rendendole più inclini a contrarre il virus e più suscettibili alla grave progressione della malattia. In particolar modo, a causa dei Lockdowns e delle restrizioni ci sono state meno domande, poiché, per poter richiedere il riconoscimento dell’assegno di accompagnamento, l’interessato deve recarsi dal suo medico di fiducia. Tuttavia, durante questo difficile periodo molti studi medici erano chiusi o raggiungibili esclusivamente via telefono. Ad esempio, sono stati assunti medici sostitutivi, i quali non conoscevano a sufficienza il paziente e la sua storia medica per poter emettere un certificato medico dettagliato e significativo, di fondamentale importanza per la commissione medica.”
2011 | 2013 | 2015 | 2017 | 2019 | Fino 01/2021 | |
Persone in situazione di handicap (legge n. 104/92) | 5.700 | 5.520 | 10.083 | 9.954 | 12.968 | 13.221 |
Variazione (+/-) | -3,16% | +82,66% | -1,28% | +30,28% | +1,95% |
Per quanto concerne il numero di persone in situazione di handicap secondo la legge 104/92, ovvero le persone con una disabilità particolarmente grave, il trend di crescita negli ultimi 10 anni è stato molto irregolare. Dopo che il numero di persone in situazione di handicap è diminuito di 180 individui dal 2011 al 2013 (-3,2%), nei due anni successivi si è verificato un enorme aumento: tra il 2013 e il 2015, c’è stato un aumento di 4.563 persone, ossia +82,7%, a cui è stata riconosciuta tale legge. Dopo un ulteriore calo nei due anni successivi (meno 129 persone o -1,3%), nel 2019 c’è stato un aumento significativo di 3.014 persone (+30,3%). Attualmente, l’Alto Adige conta 13.221 persone che vivono in situazione di handicap (legge n. 104/92). Rispetto al 2019, si tratta di 253 persone in più (+2%) che hanno diritto ad agevolazioni a causa della loro difficile situazione di vita. “Questa legge è particolarmente preziosa grazie alle diverse agevolazioni fiscali previste per le persone colpite, così come i permessi ed i congedi lavorativi retribuiti. Si può ricorrere ai permessi o ai congedi retribuiti sia per sé stessi che per assistere un membro della famiglia”, chiarisce Thomas Aichner.
Fino 01/2018 | Fino 01/2019 | Fino 01/2020 | Fino 01/2021 | |
Domande di ricorso presentate | 477 | 495 | 419 | 223 |
Variazione (+/-) | +3,77% | -15,35% | -46,78% | |
Domande di ricorso trattate | 479 | 516 | 444 | 187 |
Variazione (+/-) | +7,72% | -13,95% | -57,88% | |
Domande di ricorso accolte | 106 | 128 | 145 | 76 |
Variazione (+/-) | +20,75% | +13,28% | -47,59% |
“In termini di ricorsi presentati e gestiti, la nostra raccolta di dati risale al 2018. Nonostante questo non permetta un confronto decennale dei dati, siamo stati comunque in grado di identificare una tendenza particolarmente chiara e definita”, dichiara Thomas Aichner. Mentre l’anno precedente erano state presentate 419 domande per contestare la decisione di prima istanza della commissione medica, nell’anno di confronto il numero è di 223 domande: con una diminuzione di 196, il numero di domande di ricorso si è quasi dimezzato (-46,8%). Contemporaneamente, anche il numero di ricorsi trattati è diminuito di 257 domande, ovvero del -57,9%.
Secondo Thomas Aichner, un tale calo ha anche a che fare con l‘attuale stato di emergenza: “Attraverso diverse chiamate da parte dei nostri soci, la riduzione numerica delle statistiche non è stata solo confermata, ma anche giustificata: se gli invalidi civili e le persone in situazione di handicap secondo la legge 104/92 non sono d’accordo con la valutazione della commissione medica, è possibile presentare un ricorso entro 60 giorni. A tal fine, il richiedente deve allegare un certificato medico di uno specialista. Esattamente il problema emerso in seguito all’attuale pandemia. Spesso a causa delle varie restrizioni, rilasciare in tempo un certificato medico specialistico non è stato possibile, facendo così decorrere il termine di 60 giorni. Con successo abbiamo presentato una proposta di emendamento all’ Assessore provinciale Thomas Widmann per porre rimedio a questo problema- In seguito alla delibera della Giunta provinciale il termine per i ricorsi verrà esteso da 60 a 120 giorni per lo stato d’emergenza. Questo è il risultato di un’ottima e duratura collaborazione con l’Assessore, dedito in modo esemplare nel tutelare gli interessi degli invalidi civili in Alto Adige.”
Immagine: © ANMIC Alto Adige