di ANMIC
26 marzo 2020Coronavirus: Ulteriori provvedimenti significativi per le persone disabili
La situazione attuale ha portato molti cambiamenti legali per le persone disabili. Su richiesta dell’Associazione Nazionale Invalidi Civili (ANMIC), il Governo Italiano ha ora stabilito ulteriori provvedimenti a favore degli interessati. L’ANMIC Alto Adige ha riassunto in seguito cosa è cambiato e di cosa devono tener conto le persone disabili.
Soprattutto in tempi come questi, sono necessarie ulteriori misure per aiutare i più deboli tra noi: i disabili, i malati e i bambini. Per questo motivo, con il Decreto Legislativo “Cura Italia” del 17 marzo 2020, n. 18, sono state apportate molte modifiche legislative a sostegno di chi si prende cura dei membri familiari.
Una di queste modifiche riguardava i permessi lavorativi ai sensi della legge 104/92: essa prevede che i dipendenti pubblici e privati che si occupano di un familiare con un handicap grave ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge 104/92 possano richiedere complessivamente 18 giorni di permessi nei mesi di marzo e aprile. “Tuttavia, la questione di come calcolare il numero di giorni nel caso di più membri familiari bisognosi di cure è rimasta irrisolta”, spiega Thomas Aichner, Presidente ANMIC Alto Adige. “Grazie all’intervento del Presidente ANMIC Nazionale Nazaro Pagano con il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, è stato ottenuto il raddoppio dei giorni di permessi. Questo messaggio ci è giunto oggi in una circolare del Ministero del Lavoro. Questo significa un grande sollievo per tutti gli interessati, di cui proprio adesso c’è urgentemente bisogno”.
In base a ciò, i permessi retribuiti per le persone che si occupano di familiari con un handicap grave si raddoppiano quindi dai 18 ai 36 giorni (composti da 6 giorni a marzo e 6 giorni ad aprile, più altri 24 giorni), tenendo conto che è valida qualsiasi combinazione di giorni. “Fondamentale questa circolare, che nei fatti dimostra l’impegno costante ed il giornaliero confronto tra ANMIC ed il Governo”, sottolinea Nazaro Pagano.
I lavoratori, ai quali stessi è stata riconosciuta la gravità dell’handicap ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della legge 104/92, possono suddividere il totale di 18 giorni nei mesi di marzo e aprile in un numero qualsiasi di ore. Inoltre, è possibile usufruire del numero totale di ore nel mese di aprile.
Fino al 30 aprile 2020, i dipendenti immunodepressi con patologie oncologiche (ad es. pazienti affetti da tumori) e i dipendenti che dipendono da terapie salvavita (ad es. lavaggio del sangue, chemioterapia) hanno diritto di astenersi dal lavoro con retribuzione. A condizione che siano in possesso del relativo certificato medico. Ciò vale sia per i dipendenti pubblici che per i dipendenti del settore privato.
Sono state inoltre apportate modifiche alla legge in materia di congedo parentale, in base alla quale i genitori di figli di età inferiore a 12 anni possono prolungare il congedo parentale di un massimo di 15 giorni. In questo caso è prevista una retribuzione pari al 50% della retribuzione spettante. Il limite d’età non si applica per i figli con un handicap grave ai sensi della legge 104/92, ex art. 3,3.
Un altro cambiamento riguarda il lavoro agile: “I lavoratori con un handicap grave ai sensi della legge 104/92, ex art. 3,3 possono lavorare da casa fino al 30 aprile 2020, a condizione che il lavoro possa essere svolto in questo modo”, spiega Thomas Aichner. “Lo stesso vale per lavoratori ai cui familiari è stato riconosciuto un handicap grave ai sensi della legge 104/92.”
Immagine: © ANMIC